mercoledì 23 aprile 2008

Esercito italiano permanente temporaneo

Complesso delle forze armate terrestri, navali ed aeree di uno stato. In senso più stretto sta ad indicare le sole forze armate che operano sulla terraferma. Il tipo di esercito più diffuso è quello permanente e a ferma breve, fondato sul principio, affermatosi con la Rivoluzione francese, dell'obbligo generale e personale dei cittadini al servizio militare, e reclutato per coscrizione; tale tipo di esercito, adottato nel nostro paese, in Francia, in Germania, nell'U.R.S.S., ecc., non trova riscontro in Inghilterra, in Svizzera e negli Stati Uniti, nelle quali nazioni vige un tipo di esercito permanente a ferma lunga e a reclutamento volontario, abbandonato transitoriamente solo durante le due Guerre Mondiali.

Storia.

Alla costituzione di eserciti permanenti si è giunti attraverso una lenta ma costante evoluzione, il cui inizio risale alle remote formazioni di eserciti temporanei, costituiti e impiegati solo in caso e per il tempo di stretta necessità. Forme di organizzazioni militari già si ebbero presso i Babilonesi, gli Assiri, gli Egiziani, i Persiani e gli Ebrei; la struttura prevalente era a carattere mercenario, ma non mancarono, comunque, esempi di formazioni nazionali e di forme speciali di servizio militare obbligatorio. Decisamente più evolute le organizzazioni militari greche e romane, sotto diversi aspetti vicine alla concezione moderna dell'esercito, sia per lo spirito nazionale che le animava, che per le forme d'inquadramento, la creazione di reparti speciali e il razionale impiego delle varie armi. Famosi rimangono l'ordinamento militare di Sparta e l'esercito, impostato sulla falange, con il quale Alessandro Magno conquistò tutto l'Oriente allora conosciuto. L'esercito romano, composto inizialmente solo di cittadini romani e poi anche di elementi della comunità latina, ebbe per unità fondamentale la legione; grazie alla perfetta organizzazione di tale unità, Roma potè affermare incontrastata la propria supremazia militare in tutto il mondo. Un primo nucleo di esercito permanente, formato dai pretoriani (guardie del corpo dell'imperatore), fu costituito da Augusto. L'immissione sempre più larga nelI'esercito di elementi barbari, imposta dalla necessità di presidiare le grandi estensioni dell'impero, segnò la decadenza militare di Roma. Il Medio Evo fu caratterizzato da un notevole regresso delle istituzioni militari che favorì la formazione di compagnie di ventura e di eserciti mercenari. Una ripresa si ebbe in Francia sotto Luigi XIV per impulso del ministro Louvois, la cui riorganizzazione delle forze armate fu presto imitata da altri stati, tra cui il Piemonte, e, soprattutto, la Prussia, per le innovazioni apportate da Federico II, creatore, fra l'altro, dello Stato Maggiore. Infine la Rivoluzione francese, con la proclamazione dei diritti dell'uomo, diede origine al tipo di organizzazione di cui si è detto agli inizi.

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