venerdì 20 maggio 2011

Le piante

Il regno delle piante è costituito di organismi pluricellulari che hanno la capacità di compiere la fotosintesi; tali organismi hanno cellule dotate di nucleo (eucariote), pareti cellulari e cloriplasti. Le piante si sono originate probabilmente a partire da un progenitore comune, un'alga verde; circa 425 milioni di anni fa, da questo progenitore comune si sono evolute due grandi linee principali: le briofite e le piante vascolari. Le briofite sono piante in cui vi sarete probabilemente durante lo studio di un ecosistema: si tratta infatti dei muschi e delle epatiche. Sono piante miniscole con piccole radichette unicellulari e semplici fusti e foglie; non hanno fiori ma si riproducono per mezzo di spore. Le briofite, inoltre non possiedono tessuti organizzati in xilema e floema, che sono invece caratteristici della l'ltra linea, quella delle piante vascolari. Le piante vascolaripiù semplici sono le felci e le code di cavallo (equiseti), che sono più grandi delle briofite e possiedono delle vere radici per assorbire l'acqua; anche'esse si riproducono per spore e non hanno semi ne fiori. Il 90% di tutte le specie di piabte, però , appartiene alle piante vascolari con semi: la comparsa del seme, infatti ha rppresentato un enorme vantaggio rispetto alla riproduzione per mezzo delle spore. Tra le piante vascolari con semi, le più antiche sono le gimnosperme o conifere.

mercoledì 18 maggio 2011

Le cellule procariote ed eucariote

La cellula è l'unità di base di ogni essere vivente. Gli organismi viventi possono essere unicellulari cioè composti da una sola cellula, o pluricellulari o pluricellulari cioè composti da più cellule. Tutte le cellule presentano le caratteristiche fondamentali dei vioventi: si nutrono, respirano, espellono le sostanze di rifiuto, si riproducono e sono sensibili agli stimoli. Le osservazioni microscopiche hanno permesso di dividere tutte le cellule in due gruppi: cellule procariote e cellule eucariote. Le cellule procariote sono le più piccole e npon hanno un nucleo evidente. Le cellule eucariote possiedono molti organuli e un nucleo circondato da una membrana.

L'ecologia: popolazioni, comunità ed ecosistemi

L'habitat di un organismo è il luogo dove esso vive: sono esempi di habitat uno stagno una siepe intorno ad un campo oppure una roccia in riva al mare. Una comunità è costituita da differenti specie di piante, animali, batteri, protisti e funghi. Tutti gli organismi che vivono in uno stesso habitat costituiscono una Popolazione. Le lenticchie di acqua dello stagno compongono una popolazione di lenticchie d'acqua. Le alghe svolgendo la fotosintesi, durante il giorno assorbono anidride carbonica dall'acqua e rilasciano ossigeno che gli animali utilizzano per respirare. Di notte le alghe, consumano ossigeno, ma in quantità inferiore a quella che hanno rilasciato di giorno, le alghe costituiscono il cibo per gli animali erbivorie offrono una superficie a cui possono attaccarsi gli organismi molto piccoli. Tutto questo costituisce la Nicchia delle alghe. Lo stagno contiene sassi, fango acqua e gas sciolti nell'acqua. Questi componenti non viventi dello stagno influiscono sugli organismi viventi e fanno quindi parte anch'essi dell'ecosistema. Un ecosistema consiste di una comunità e del suo ambiente. Un ecositema quindi comprende esseri viventi e non viventi. I fattori che influiscono sugli organismi viventi si possono dividere in fattori biotici e fattori fisici.

Biologia: La vita dei colori

Quando un raggio di luce attraversa un blocco di perspex, il raggio subisce una deviazione sia all'entrata che all'uscita dal blocco. Se le due facce del blocco sono parallele, il raggio emerge parallelo alla direzione con cui è entrato ma se le due facce opposte non sono parallele la direzione del raggio risulta cambiata.

Quando un raggio di luce colpisce la superficie di un prisma triangolare, esso si flette e la sua lunghezza d'onda cambia. Se la luce è cpmposta da un certo numero di differenti lunghezze d'onda, ogni lunghezza d'onda risulta alterata in misura diversa. Quando la luce lascia il prisma, viene deviata verso il percorso originale; siccome però questa faccia del prisma non è parallela a quella di entrata, la luce non ha più la direzione originale. La luce bianca è composta da molte lunghezze d'onda; il prisma la divide inviandole in direzioni diverse. Noi vediamo le differenti lunghezze d'onda come differenti colori; ogni colore lascia il prisma con un angolo leggermente diverso. L'insieme dei colori è chiamato Spettro.