lunedì 30 aprile 2012

Ludivico Ariosto

La vita di Ludovico Ariosto si svolse, fin dalla nascita, nell'orizzonte della corte: nato nel 1474 a Reggio Emilia, allora parte del Ducato estense, si trasferì a dieci anni a Ferrara, seguendo il padre prima capitano della cittadella di Reggio e poi tesoriere delle milizie estensi. Indirizzato dapprima dalla famiglia allo studio del diritto, ebbe nel 1494 il consenso a potersi dedicari agli studi letterari. La sua educazione umanistica fu interrotta nel 1500 dalla morte del padre; il patrimonio familiare dissestato lo costrinse a provvedere al sostentamento della famiglia e all'educazione dei nove fratelli. Per godere dei benefici ecclesiastici, nel 1503 prese gli ordini minori; l'anno seguente entrò al servizio del cardinale Ippolito d'Este, fratello del duca Alfonso, il quale gli affidò delicati incarichi diplomatici e politici. Interessato come era soprattutto alla poesia e agli studi, Ariosto male accoglieva queste incombenze, a cui tuttavia, per la sua posizione di cortigiano, non poteva sottrarsi. Nek 1516 usciva intanto a Ferrara la prima edizione dell'Orlando Furioso, con una dedica a Ippolito. L'anno seguente Ariosto licenziato dal cardinale perchè s'era rifiutato di seguirlo in Ungheria, entrò al servizio di Alfonso d'Este, il quale lo mandò a governare le terre della Garfagna, allora infestate dai briganti e da aspre lotte politiche interne. Ariosto accettò solo per le difficoltà economiche in cui versava la sua famiglia,ma rivelò poi notevoli doti di amministratore. Questi anni trascorsi lontano dalla sua città e dalla sua donna, assorbito da gravose incombenze pratiche, costituiscono il periodo cupo e faticoso della sua esistenza. Nel 1525 ottenne di ritornare a Ferrara dove visse i suoi ultimi anni dedito agli studi e confortato dall'affetto di Alessandra Benucci, che sposò segretamente nel 1528. In questi ultimi anni rielaborò instancabilmente il suo poema, occupandosi anche di teatro e mantenendo rapporti con i circoli umanisti. Morì nel 1533.  L'attività letteraria di Ariosto non si riduce all'Orlando Furioso, che rimane la sua opera maggiore e gli valse già nel suo secolo una vasta fama in Italia e in Europa. Egli compose numerose poesie in latino e in volgare prevalentemente liriche di argomento amoroso. In queste poesie il modello petrarchesco, a cui Ariosto si riallaccia secondo le regole del Classicismo dominante in quell'epoca, viene modificato in un senso più esplicitamente sentimentale e intimistico. Ma la più nota e riuscita delle sue operee minori è il gryuppo di sette Satire in terzine, che Ariosto compose tra il 1517 e il 1525. Indirizzate ad amici e parenti, esse prendono spunto da episodi della vita del poeta e affrontanop argomenti diversi dalla condanna della corruzione del clero alla difesa dedita agli studi all'analisi dei difetti e vizi umani. Ariosto ebbe anche un rapporto stretto con il teatro; compose numerose commedie, tra le quali si possono ricordare Il negromante, tra il 1520 e La Lena del 1528.

martedì 17 aprile 2012

Insetto : La Falena

Una falena è un insetto legata alla famiglia delle farfalle, entrambi essendo dell'ordine Lepidoptera. Le Falene costituiscono la maggioranza di questo ordine, non ci si pensa siano circa 160.000 specie di falene (quasi dieci volte il numero di più alto delle specie di farfalle. E' un insetto notturno, ma questi insetti vivono anche durante il giorno.


Foto

Una fotografia (spesso abbreviato foto) è un'immagine creata dalla luce che cade su una superficie fotosensibile, generalmente pellicola fotografica. La maggior parte delle fotografie vengono create utilizzando una macchina fotografica, che utilizza una lente per focalizzare lunghezze d'onda visibili della scena di luce in una riproduzione di ciò che l'occhio umano vedrebbe. Il processo e la pratica della creazione di fotografie si chiama fotografia. La parola Fotografia è stata coniata nel 1839 da Sir John Herschel che significa "luce".

Bottoni

In abiti moderni e fashion design, un bottone è una chiusura piccola, più comunemente in plastica, ma anche spesso di conchiglia, che assicura due pezzi di tessuto insieme. In archeologia, un bottone può essere un manufatto significativo. Nelle arti applicate e in modo artigianale, un pulsante può essere un esempio di arte popolare, artigianato studio, o addirittura un'opera d'arte in miniatura. I bottoni sono più spesso attaccati ad articoli di abbigliamento, ma può anche essere utilizzato su contenitori quali portafogli e borse. Tuttavia, i bottoni possono essere cucite su abiti e oggetti simili esclusivamente per scopi di ornamento. Bottoni che servono come il lavoro di fissaggio facendo scivolare attraverso un tessuto o di anello di filo, o facendo scorrere attraverso un occhiello.