sabato 21 novembre 2009

Le rosacee

ROSA: Questo genere comprende alberi e arbusti dal portamento eretto, rampicante o ricadente, quasi sempre muniti di spine. Sono piante forti e resistenti la cui fioritura, più o meno prolungata, può avvenire una sola volta, in primavera-estate, oppure ripetersi in autunno (rose rifiorenti). La corolla può essere semplice (costituita da 5 petali) o doppia (con più petali). Le rose che ammirano nelle vetrine dei negozi o sui balconi o nei giardini sono tutto il risultato di attenti e accurati esperimenti di ibridazione da parte di studiosi e di floricoltori. Le rose spontanee, comuni nelle siepi e, in genere, nei luoghi selvatici, sono a fiore semplice; tra ersse ricordiamo le seguenti specie: Rosa canina, Rosa pendulina, Rosa moschata, Rosa gallica di Francia.




FRAGOLA: La fragola è una pianticella erbacea con fusto lungo e strisciante, foglie composte da tre foglioline ovali e piccole fiori bianchi con cinque petali. Dal fusto partono inoltre particolari prolungamenti, detti stoloni, che sono in grado di radicare e dare vita così a nuove pianticelle. La fragola vive alla stato selvatico lungo le strade e nei boschi; viene coltivata per la bontà e il profumo dei suoi frutti, che in realtà sono falsi frutti. Infatti i veri frutti sono costituiti da granellini scuri inseriti sopra la parte carnosa e dolce.




NESPOLO: Il nespolo è un piccolo albero con foglie di colore verde cupo nella pagina superiore, biancastre e pelose in quella inferiore. I fiori sono grandi, bianchi, solitari; i frutti sono di color bruno-rugginoso, pelosi, hanno la polpa dolce-acidula e contengono dei semi duri e piatti. Il nespolo viene coltivato sia per la raccolta dei frutti sia a scopo decorativo, per il ricco fogliame. Pure coltivato a scopo ornamentale è il Nespolo del Giappone (Mespilus Japonica) originario del Giappone e della Cina. E' un piccolo albero con foglie acuminate di colr verde cupo e pelose nella pagina superiore, di color ferro-ruggine in quella inferiore. I fiori di color bianco o rosato, sono riuniti in ricche infiorescenze e danno origine a grappoli di frutti di colore arancio con grossi semi e polpa dolce-acidula.




LAMPONE: Il lampone è un arbusto rovvisto di numerosi fusti di lunghezza variabile che formano un intricato groviglio. Le foglie hanno la pagina inferiore coperta da una fine peluria; i fiori sono piccoli e bianchi; i frutti sono in realtà delle infruttescenze formate dall'insieme di tanti frutticini. Assai simili al lampone sono i rovi veri e propri (Rubus Fruticosus), arbusti spinosi comunissimi nelle siepi e nei boschi, dotati di infiorescenza a grappolo rosa o bianche, da cui derivano le comuni more di colr nero.




MELO: E' un albero che può raggiungere anche i 10 metri di altezza, con un trocno eretto non troppo robusato e con una ricca chioma che diventa completamente bianca o rosa in primavera per l'abbondante numero di fiori emessi. La corteccia, liscia e bruna negli individui giovani, con il passare del tempo diventa grigiastra e si fessura in minute scaglie. Le foglie, sono lisce, ovoidali, di colr verde lucente e hanno il margine doppiamente seghettato. I fiori, riuniti in infiorescenze, sono come abbiamo detto rosa o bianchi. Il frutto in realtà è un falso frutto, più precismante un pomo: il vero frutto è il torsolo, che contiene i semi ed è circonadarto dalla bianca e polpa carnosa rivestita da una pelliccia cerosa (la buccia), di colre e aspetto diversi secondo le varietà. La forma del frutto è più o meno sempre tondeggiante con due caratteristiche di pressioni contenuti l'una il piccolo e l'altro il residuo del fiore. Il melo attulamente coltivato deriva da alcune specie selvatiche (Malus pumila, Malus silvestris, ecc) e comprende numerose varietà ampiamente coltivate e di grande interesse per l'economia e la coltivazione umana. In Italia, si coltiva particolarmente in Emilia Romagna, Trentino-Alto Adige, Piemonte, Veneto e Campania. In Europa i paesi produttori sono oltre all'Italia, la Francia, l'Inghilterra, la Germiania, e la Svizzera. Simile al melo ma appartenente a un genere diverso è il cotogno (Cydonia vulgaris) che produce frutti chiamati mele cotogne. Essi sono commestibili allo stato fresco, cioè crudi, mentre costituiscono un ottima materia primaper la preparazione di canditi, marmellate, conserve e gelatine di frutta.





PERO: Il pero è un labero che può raggiungere i 18 metri di altezza; il fusto e la chioma si presentano in modo molto diverso secondo i sistemi di allevamento (a piramide, a palmetta, a spalliera). La corteccia è grigio-bruna e presenta della fessure longitudinali; Le foglie sono più rotonde di quelle del melo, lisce, di colre verde scuro, lucente nella pagina superiore, verde più chiaro nella pagina inferiore. I fiori sono bianco-rosei, riuniti in infiorescenze e danno vita a falsi frutti, cioè a dei pomi di forma caratteristica allungata, arrotondata e ingrossata ad un estremità, appuntita e assottigliata all'altra estremità. Il torsolo il vero frutto che contiene i fiori ovoidali, appiattiti bruno-neri è circondato da una polpa bianca e succosa.

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