domenica 11 ottobre 2009

Il fosforo

Il fosforo si combina direttamente con molti elementi (non con azoto e carbonio). Ma soprattutto è fortissima la sua affinità con l'ossigeno, con il quale si combina a temperatura ordinaria, dando una luce verdastra che appunto dal suo nome si chiama fosforescenza. Questa, esattamente è una chemiluminescenza, cioè una luminescenza di origine chimica: infatti è provocata dalla ossidazione (combustione lenta del fosforo). Data la sua enorme tendenza a combinarsi con l'ossigeno, il fosforo si accende spontaneamente all'aria (anche a 60°C) e brucia. Per questo è pericoloso da maneggiare e viene conservato sott'acqua. Il fosforo è un potente veleno e può produrre una intossicazione, il fosforismo, con la necrosi (cioè la morte) delle ossa. Anche i vapori sono velenosissimi ; quantità minime (anche meno di 0,15 grammi) bastano a produrre la morte.

Il fosforo non si trova libero in natura perchè quello che eventualmente esisteva in questo stato si è ossidato fino a consumarsi completamente. Lo si trova combinato a formare i fosfati: fosforite (cioè fosfato tricalcico)presente in grandissimi giacimenti in Russia, Florida, Algeria, Marocco, Tunisia; apatite cioè (fluclorofosfato di calcio) in Norvegia, Canada, Russia, Brasile, Australia, Sudafrica; wivianite, wavellite, piromorfite e altri ancora. Il Fosforo è presente in tutte le rocce, e quindi in tuti i terreni, ed è una delle principali sostanze che li rendono fertili. Il fosforo è indispensabile alle piante per la formazion dell'albumina, nel primo stadio del loro sviluppo: per questo lo si trova sempre in ogni parte delle piante, specialemente nei semi. Il fosforo ha una grande importanza nella vita degli animali vertebrati, perchè il fosfato di calcio è il principale costituente delle ossa; esse ne contengono il 25 o 27%; i denti addirittura il 70%. Il fosfato inoltre, è contenuto nei muscoli, nelle cartilagini, nella cheratina (sostanza cornea dell'epidermide, delle unghie e dei peli), nella materia celebrale, in forma di lecitina (sostanza che, scissa da glicerina, acidi grassi, acido fosforico e colina).

Il fosforo comune (detto bianco o giallo) quando viene riscaldato a 260°C in un ambiente privo di aria, si trasforma in una polvere rosso - violacea, chimata fosforo rosso. Questo fosforo non è velenoso, non si ossida (o quasi) all'aria, non da luminescenza.

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