Rappresentazione grafica di parole, formule o frasi mediante l'omissione di lettere e la sostituzione di esse con segni convezionali. E' presente già nell'epigrafia e nella numismatica antica. Mentre in greco venivano troncate soprattutto le lettere finali, nelle iscrizioni latine prevalevano le sigle, ossia le singole lettere iniziali, in sostituzione delle parole (per singulam litteram). Per esempio S.P.Q.R. senatus populusque romanus; A.V.C., ab urbe condita; EQ.R., eques romanus. L'uso delle abbeviazioni caratteristico anche dello stile epistolare romano (s.p.d., salutem plurimam dicit), si estese soprattutto nei codici manoscritti cristiani dal IV al VI secolo. (
a) per tronamento, quando la parola perde qualche lettera finale o è ridotta a sigla;
b) per contrazione, ossia quando vi è l'omissione di lettere o sillabe nel corpo della parola;
c) vi sono dei segni convenzionali della scrittura tachigrafica ereditaria delle note tironiane.
La stampa del secolo XVI adottò le abbreviazioni più comuni
lunedì 5 maggio 2008
Rappresentazione grafica di parole: abbreviazione
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