mercoledì 28 ottobre 2009

Le orchidee

Le orchidee sono piante erbacee perenni. Molte specie possono raggiungere la venerabile età di 100 anni. Esistono tre tipi di orchidee: terrestri, le epifite e le orchidee con fusto arrampicante. Le orchidee terrestri si comportano come la maggior parte delle altre piante: hanno le radici che affondano nel terreno, un fusto (stelo), foglie e fiori. Le orchidee epifite sono quelle che vivono appoggiandosi ad altre piante; non sono però parassite, adoperano rami o tronchi di altre piante (talvolta anche roccie) soltanto come mezzi di sostegno. La maggior parte di esse possiede radici aeree; dal seme che germina su un ramo o in una cavità di un tronco si sviluppa una radice che poi, divenuta sempre più lunga panzola nel vuoto; essa non ha bisogno di affondare nel terreno; la sua particolare conformazione le permette di assorbire acqua e nutrimento direttamente dalla umida atmosfera in cui è immersa. Le orchidee rampicanti sono liane, con radici terrestri e con fusti che si attorcigliano attorno al tronco di altre piante. Descriviamo le più comuni:


Cattleya: Sono le orchidee più comuni e facili da coltivare. Il loro fiore può raggiungere dimensioni notevoli, che vanno dai tre ai venticinque centimetri di diametro. I colori sono delicati. Molte specie hanno i petali punteggianti con colori contrastanti. Sono originarie dell'America Tropicale.




Lelie: Sono molto simili alle Cattleye e pure originarie dell'America Tropicale. I loro fiori sono grandi, solitamente bianchi con labello rosso o rosa. L'impollinazione artificiale (che ha dato origine ha un numero enorme di ibridi cioè fiori creati dai floricoltori incrociando specie diverse) ha permesso di ottenere dai generi Cattleya e Laelia un nuovo genere: è il Laeliocattleya, caratterizzato da fiori di notevoli dimensioni.




Dendrobi: Sono originarie delle Indie orientali, della Malesia, Cina, Giappone. Sono muniti di foglie ovali che cadono prima della fioritura; hanno fiori muniti di grappoli di smaglianti colori e forme svariatissime.




Cimbidi: Sono originarie delle regioni asiatiche. I fiori sono riuniti in lunghi grappoli fini ed eleganti. Oltre che per la bellezza sono apprezzati per la lunga durata. Il colore dei petali è solitamente arancione o rosa, mentre il labello è macchiato con punti rossi.




Vaniglie: Vivono nell'America equatoriale, in Asia e in Madagascar. Sono orchidee rampicanti con fiori bianco-giallicchi o verdastri. Ad esse appartiene la Vanilla planifolia, il cui frutto costituisce la vaniglia usata come spezia. Annualmente si raccolgono nel mondo circa duemila tonnellate di vaniglia; il frutto della Vanilla planifolia viene però sostiuto in sempre maggiori quantità dalla vaniglia sintetica, meno costosa ma anche molto meno profumata.




Vande: Originarie dell'Indonesia, Birmania, Malesia, sono epifite di grande sviluppo, con grappoli di fiori pendenti che spuntano all'ascella delle foglie. I fiori, abbastanza vistosi, hanno colore bianco, azzurro, rosa o giallo, e sono quasi sempre profumatissimi.

domenica 25 ottobre 2009

Il Sole

Il Sole, secondo la moderna astronomia, è una stella molto modesta, cioè una grande sfera di gas incandescent; una tipica stella nana che gli astronomi classificano, secondo lo spettro luminoso nella classe G2: cioè nell'aspetto della luce solare sono ben evidenti le righe dell'idrogeno. Così osservando, lo spettro della luce del Sole, si è potuto stabilire che l'idrogeno è più abbondante fra tutti gli altri elementi nell'atmosfera solare (si calcola che l'80% degli atomi di essa siano di idrogeno); segue l'elemento elio con l'81%. Resta quindi soltano un 2% per gli atomi di tutti gli altri elementi che sono stati individuati sul Sole; dopo l'elio, i più abbondanti sono: il carbonio, l'azoto, l'ossigeno. Le molecole più numerose quindi i composti più abbondanti, sono il cianogeno, che è formato da carbonio e azoto, e alcuni composti di ossigeno e idrogeno con vari metalli.


sabato 24 ottobre 2009

Giovanni Calvino

Giovanni Calvino nacque a Noyon, in Francia, il 10 luglio 1509. Studiò letteratura e diritto: sembrava dovesse diventare un erudito umanista; ma ben presto l'interesse per le questioni religiose ebbe il sopravvento su quelle letterarie. A Parigi, dove si era trasferito per studiare, comincia a frequentare gruppi di simpacizzanti per la Riforma predicata da Lutero; ma in Francia, paese cattolico, non tirava aria troppo favorevole ai protestanti, ed anche il nostro giovane studente prima di incappare in un arresto, cercò rifugio in una vicina Svizzera. Si stabì dapprima a Basilea, città che essendo già passata alla religione protestante gli offriva una sicura stabilità. Qui, ritrovata la quiete, pensò di compilare un testo nel quale esporre tutte le proprie ideein materia religiosa. E poichè era un ragionatore acuto, estremamente logico ed anche brillante, compose un'opera di grande interesse che andò letteralmente a ruba. Per comprendere
come una dissertazione religiosa potesse destare un interesse generale, bisogna rendersi poco conto della mentalità dell'epoca; Erano tempi in cui si parlava e si leggeva molto di argomenti religiosi. Proprio in quel tempo il clero protestante di un altro centro svizzero, Ginevra, era impeganto nel tentativo di convertire alla Riforma la popolazione della città. Avuta notizia del libro di Calvino, si pensò di invitare il giovane autore a tenere un corso di predicazione nella loro città. Calvino accettò, e fece così il suo ingresso in quella città, che sarebbe divenuta la sua seconda patria. Nel corso di pochi anni questo straniero aveva acquistato un tale prestigio che poteva imporre la propria volontà e le proprie teorie, non solo a tutti gli ecclesiastici e a tutti i fedeli, ma anche agli organi politici che avevano il governo del piccolo Stato. Giovanni Calvino, protestante, riuscì, a realizzare quello che era stato il sogno di molti grandi uomini di Chiesa cattolica: cioè la perfetta dipendenza dello Stato dalla Chiesa; la Chiesa era la mente che dettava le norme. Nello Stato di Ginevra si potevano così vedere i gendarmi che davano una multa a chi arrivava in ritardo al sermone domenicale o addirittura mettevano in arresto chi per troppo tempo non si accostava all'Eucarestia; da parte loro i pastori, cioè i sacerdoti, dovevano accettare il controllo delle autorità politiche sulla loro moralità e sulla loro preparazione culturale. E' vero che da principio molti ginevrini si ribellarono a questa tutelatroppo intransigente; e riuscirono anche a costringere Calvino a fuggire dalla città (1538). Egli si recoò a Strasburgo, dove incapace di stare inattivo, diresse una congregazione religiosa, e fondò con i propri denari un pensionato per studenti; in questo periodo pensò di prendere moglie e, non avendo tempo di cercarla incaricò dei suoi amici (gente che aveva il suo stesso austero carattere).

lunedì 19 ottobre 2009

Muffe e Lieviti

Quello delle muffe è un mondo complesso e multiforme. Le piantine singole che formano le muffe sono sempre molto piccole, talvolta microscopiche, perchè formate da una sola cellula. Ma per la maggior parte le muffe sono pluricellulari e, in questo caso le loro dimensioni, raggiungono e superano il millimetro. Vi sono anche muffe gigantesche: i filamenti della muffa grigia, per esempio sono alti fino a 15 centimetri. Anche le forme sono svariatissime; ad alberello, a bastoncino, a funghetto, a pennelli ecc.

Solitamente la produzione di muffe avviene per mezzo di spore, le cellule riproduttive per mezzo delle quali si producono le piante che non hanno ne semi ne fiori. Dalla spora si sviluppa poi il nuovo organismo. La produzione delle muffe avviene sia in maniera agamica, cioè senza fecondazione di cellule femminili, che in maniera sessuata, cioè con la fecondazione.




LIEVITI

Il nome scientifico della famiglia dei lieviti è Saccaromicetacee "dal greco zucchero" e "fungo", questo perchè come vedremo i lieviti hanno molto a che fare con gli zuccheri. I lieviti sono organismi unicellulari cioè formati di una sola cellula. Le loro dimensioni, quindi sono microscopiche, di solito, è rotondeggiante o a elisse. Talvolta le cellule dei lieviti si presentano riuniti come catene. I lieviti sono molto abbondanti nei materiali zuccherini, negli escrementi, nel latte, nei terreni e anche nell'aria. Sono ricchi di vitamine e di sostanze proteiche: per questo sono usati nell'alimentazione e in cucina.

I cristalli

Noi sappiamo che tutta la crosta terrestre è formata da minerali; questi minerali possono presentarsi in due modi: o allo stato amorfo (che significa senza forma) o allo stato cristallino. Le sostanze amorfe, come l'argilla, sono pochissime, e anch'esse , col tempo tendono a trasformarsi in cristalline. Per questo, possiamo dire che lo stato cristallino è la forma stabile in cui si trovano i minerali solidi. Ci domandiamo spesso non si vedono ovunque?La spiegazione è semplice: i minerali sono ammassi di cristalli quasi sempre così piccoli che non sono distinguibili l'uno dall'altro; ma riuniti in enormi quantità sono proprio essi che formano gran parte della crosta terrestre. La roccia chiamata granito quella calcarea, e quindi tutti i marmi, bianchi o colorati, non sono che enormi ammassi di miriadi di minutissimi cristalli; gli stessi granelli di sabbia sono formati da piccolissimi cristalli di silice e altri minerali.

Cristallo di zolfo: A forma bipiramidale. Questi cristalli hanno una tipica lucentezza resinosa. Lo zolfo viene impiegato in un gran numero di industrie.




Cristalli di leucite: Hanno una forma di icotetraedro (24 facce). La leucite è un minerale da cui si estraggono potassio e alluminio.




Cistalli di pirite: a forma di cubo. La irite è un minerale di ferro e zolfo, usato per la preparazione dell'acido solforico.




Cristalli cubici di salgemma: Questo minerale ha la medesima composizione del sale da cucina: cloro e sodio. Si trova infatti in antichissimi giacimenti marini. Viene usato nell'industria chimica.




Cristalli di gesso: Solfato di calcio, a forma di prisma, geminati (cioè uniti in modo che alcune parti sono in comune a ferro di lancia.




Cristalli di quarzo ha forma di prismi terminati da piramidi: Il quarzo è un minerale composto di silicio e ossigeno. I grossi cristalli di quarzo, che spesso presentano colori diversi, vengono sfaccettati e adoperati come pietre da ornamento.




Cristalli cubici di galena: La galena è un minerale composto di piombo e zolfo. Spesso contiene anche argento, ed è appunto usato per l'estrazione di questo metallo prezioso.





Cristalli di fluorite a forma di cubo, geminati: La fluorite è un minerale di calcio e fluoro, viene usata nell'industria degli smalti.

giovedì 15 ottobre 2009

La Palma da cocco e la Palma da olio

PALMA DA COCCO

L'aspetto: Il cocco ha un tronco slanciato, che può superare i 20 - 22 metri. La base è conica, alta 1 metro e mezzo e un diametro di 50 - 70 centimetri; sopra di essa si innalza la robusta, elastica colonna che ha un diametro di 25 - 35 centimetri. Alla sommità c'è una grande corona di una quindicina di foglie pennate, lunghe 4 - 5 metri.

Il Fiore: Più esattamente si dovrebbe dire l'infiorescenza, perchè è formata di tanti fiori riuniti a grappolo. Essa appare all'ascella delle foglie di un anno ed è racchiusa, in una spata color giallo bruno. A maturità la spata si apre e nasce l'infiorescenza, formata di una quarantina di rametti sottili: di essi la maggior parte, più alti, portano soltanto moltissimi fiori maschili, mentre i più bassi recano ciascuno alla base un solo o pochissimi fiori femminili.

La noce di cocco: Ed eccoci al famoso frutto del cocco. La noce è una drupa, ha una lunghezza di 20 - 30 centimetri, un diametro di 11 - 25 centimetri e pesa da 0,5 a un chilo e mezzo. Lo strato esterno (epicarpo) è una pellicina liscia, lucida, impermeabile; lo strato che sta sotto (mesocarpo) è il mallo; è spesso fibroso e copre un endocarpo o noce, duro, legnoso, il quale è poi il nocciolo o il seme. Nell'interno del seme c'è l'albume che verso l'esterno è carnoso, grasso, mentre nell'interno diviene liquido, lattiginoso: si tratta del latte di cocco. l'albume serve per nutrire l'embrione piccolissimo, che sta immerso nella nutriente polpa.

L'utilizzazione: La pianta da cocco è la pianta più preziosa delle coste di tutti i mari tropicali. Essa soddisfa tutte le esigenze della vita umana nei tropici. Il fusto viene utilizzato come ottimo legname per costruzioni, tavole, mobili ecc. Le foglie si impiegano per coprire capanne. Il succo estratto dalle infiorescenze serve per preparare svariati tipi di bevande zuccherine (vino di palma, acquavite) e uno zucchero. Il mesocarpo fibroso della noce fornisce fibre resistentissime con cui si fanno tappeti, canestri, corde, zerbini, i famosi (zerbini di cocco). L'endocarpo serve per fare i bottoni. L'albume esterno, gustosissimo si mangia e si impiega per l'estrazione di un olio denso. L'albume seccato è la notissima copra che viene esportata in Europa e nell'America settentrionale: serve soprattutto per la fabbricazione di saponi. Dalla copra si estrae anche l'olio di cocco, è una bevanda molto gustosa e ricca di vitamine.





PALMA DA OLIO

Anche questa palma ha un aspetto maestoso, un latezza media di 20 centimetri, e un tronco del diametro di 30 - 60 centimetri. La chioma è formata da 25 - 30 foglie che arrivano a una lunghezza di 3 4 metri. Il frutto di questa palma è una drupa, molto simile a una susina, lunga da 2 a 6 centimetri. La polpa carnosa del pericarpo è ricca di olio (olio di palma). Il nocciolo racchiude un seme il cui albume biancastro è pure molto ricco di olio (olio di palmisto). Queste due qualità di olio sono molto dense, quasi come un grasso: vengono estratte mediante la spremitura, dalle drupe e dai noccioli schiacciati e utilizzati industrialmente in vari modi.

Dove vive La palma da olio è originaria della Guinea. In seguito venne coltivata nell'Africa e nell'America settentrionale.

mercoledì 14 ottobre 2009

L'idrogeno

L'idrogeno è molto diffuso in natura allo stato di combinazione. Si trova assieme all'ossigeno, nell'acqua di cui costituisce 1/9 in peso; esso è insieme col carbonio il componente essenziale degli idrocarburi che formano i petroli e altre sostanze organiche. L'idrogeno libero si trova in piccole quantità nell'atmosfera: proviene in gran parte dalle emanazioni gassose delle zone vulcaniche e petrolifere. In quantità enormi l'idrogeno si trova libero nella superficie esterna del Sole.


PROPRIETA' CHIMICHE

L'idrogeno libero è molto attivo, si combina direttamente con molti elementi, principalemente con quelli di basso pesoatomico (come ad esempio, il fluoro). Esso si combina molto facilemente con l'ossigeno, tanto che a caldo, lo toglie a molti ossidi metallici; per questo si dice che è un energico riducente.

domenica 11 ottobre 2009

Il fosforo

Il fosforo si combina direttamente con molti elementi (non con azoto e carbonio). Ma soprattutto è fortissima la sua affinità con l'ossigeno, con il quale si combina a temperatura ordinaria, dando una luce verdastra che appunto dal suo nome si chiama fosforescenza. Questa, esattamente è una chemiluminescenza, cioè una luminescenza di origine chimica: infatti è provocata dalla ossidazione (combustione lenta del fosforo). Data la sua enorme tendenza a combinarsi con l'ossigeno, il fosforo si accende spontaneamente all'aria (anche a 60°C) e brucia. Per questo è pericoloso da maneggiare e viene conservato sott'acqua. Il fosforo è un potente veleno e può produrre una intossicazione, il fosforismo, con la necrosi (cioè la morte) delle ossa. Anche i vapori sono velenosissimi ; quantità minime (anche meno di 0,15 grammi) bastano a produrre la morte.

Il fosforo non si trova libero in natura perchè quello che eventualmente esisteva in questo stato si è ossidato fino a consumarsi completamente. Lo si trova combinato a formare i fosfati: fosforite (cioè fosfato tricalcico)presente in grandissimi giacimenti in Russia, Florida, Algeria, Marocco, Tunisia; apatite cioè (fluclorofosfato di calcio) in Norvegia, Canada, Russia, Brasile, Australia, Sudafrica; wivianite, wavellite, piromorfite e altri ancora. Il Fosforo è presente in tutte le rocce, e quindi in tuti i terreni, ed è una delle principali sostanze che li rendono fertili. Il fosforo è indispensabile alle piante per la formazion dell'albumina, nel primo stadio del loro sviluppo: per questo lo si trova sempre in ogni parte delle piante, specialemente nei semi. Il fosforo ha una grande importanza nella vita degli animali vertebrati, perchè il fosfato di calcio è il principale costituente delle ossa; esse ne contengono il 25 o 27%; i denti addirittura il 70%. Il fosfato inoltre, è contenuto nei muscoli, nelle cartilagini, nella cheratina (sostanza cornea dell'epidermide, delle unghie e dei peli), nella materia celebrale, in forma di lecitina (sostanza che, scissa da glicerina, acidi grassi, acido fosforico e colina).

Il fosforo comune (detto bianco o giallo) quando viene riscaldato a 260°C in un ambiente privo di aria, si trasforma in una polvere rosso - violacea, chimata fosforo rosso. Questo fosforo non è velenoso, non si ossida (o quasi) all'aria, non da luminescenza.

Il Rame

Il rame fu uno tra i primi metalli utilizzati dall'uomo. Esso, infatti poteva essere facilmente estratto perchè è uno dei pochi metalli esistenti in natura anche allo stato libero, cioè non combinato se non in piccole percentuali con altri minerali (rame nativo). Il suo stesso colore rossastro attirò l'attenzione dell'uomo neolitico che lo usò per fabbricare armi, attrezzi e oggetti decorativi. I più antichi oggetti di rame apparvero verso il V e il IV millennio Avanti Cristo in Caldea in Egitto. Successivamente, l'uomo scoprì che fondendo insieme rame e stagno si otteneva un materiale più resistente, il bronzo.

Il rame è usato soprattutto in elettrotecnica. Con questo metallo sono fabbricati infatti i fili conduttori che trasportano l'energia elettrica. In rame usato in elettrotecnica è generalemente elettrolitico, cioè rame molto puro contenente minime traccie di altri metalli. Numerose sono le applicazioni industriali del rame: macchine elettriche (motori, trasformatori, ecc), apparecchiature elettriche ed elettroniche (telefono, radio, elettrocalamita, ecc), bronzine per motori e macchine, munizioni, ecc. Più numerose sono le applicazioni dei composti del rame, nelle più svariate industrie. Il più comune composto è il solfato di rame, detto anche vetriolo azzurro. La maggior parte del solfato di rame viene usata in agricoltura. La sua azione anticritogamica (capace di combattere la crittogame, fra cui si trovano molti vegetali nocivi alle altre piante) ne fa un potente mezzo di difesa contro le malattie delle piante. Solo in questi ultimi anni si è trovato il modo di sostituire la Poltiglia bordolese (acqua, solfato di rame e calce spenta) con prodotti acuprici, cioè senza rame che hanno pari efficacia.

La mela e i suoi tipi

Le varietò coltivate raggiungono la notevole cifra di 5000!!! Hanno nomi strani e solenni: Delicious, Abbondanza, Calvilla d'inverno, Rosa di Caldaro ecc. Ve ne sono, insomma per tutti i gusti. La maggior partre di queste varietà si possono raggruppare sotto il nome di varietà - base che presentano determinate caratteristiche. Eccone alcune:

Mela Impratore: Voluminosa di forma sferica; ha buccia grossolana, di colore rosso più o meno esteso. La polpa è lievemente acidula e scarsamente profumata. Matura da novembre a maggio.




Renetta Champagne: La buccia è liscia e lucente di colore giallino con sfumature rosee. La pola è succosa, piacevolmente acidula. Matura da dicembre ad aprile.




Golden Delicious: Detta volgarmente delizia) Frutti ovale con buccia sottile e poco porosa; il colore è giallo dorato. la pola è giallognola, molto succosa, zuccherina e profumata. Matura da novembre ad aprile.




Mela Jonathan: E' di media grossezza con buccia brillante e rossa. La pola è profumata, succosa, di color giallognolo. Matura da ottobre a febbraio.




Mela Lederer o anche mela ruggine
: Ha la buccia rugginosa e la pola aromatica e dolcissima. Matura da febbraio a maggio.




Se non bastasse la bontà del frutto, potrebbe indurci a mangiare le mele questo elenco di utile sostanze che esse contengono quando sono mature: glucosio, saccarosio, albumina, tannino, pectina, acido citrico, acido malico; sali minerali (calcio, fosforo, ferro, potassio); vitamine (B, C, PP). In cento grammi di mele vi sono in media 2 grammi di proteine e 12 grammi di zucchero. Lo stesso quantitativo equivale a circa 47 calorie. La mela inoltre ha numerose proprietà curative. La mela è un ottimo digestivo. Mangiata cotta combatte l'acidità di stomaco. Cotta con aggiunta di vino e zucchero ha un'azione lassativa e rinfrscante. Qunado si ha sete e si è stanchi basta mangiare una mela per recuperare nuove energie, e questo anche per l'alto contenuto di fosforo che possiede, assimilabile in brevissimo tempo. L'uso frequente di questo frutto mantiene sana la dentatura, da freschezza e colore alla carnagione e fortifica la memoria.

Il melo cresce in tutte le regioni a clima tmperato e può vivere anche a notevole altitudine, perchè non teme troppo il freddo. E' capace di sopportare temperature di circa meno 30 °C. In Italia lo si trova rigoglioso anche a 1400 metri di altitudine. Si spinge a nord sino alla latitudine di 66° e a sud sino in Sicilia. La chioma di questa pianta è piuttosto ampia e si distingue da quella del pero, che generalemente ha una forma piramidale. Il melo raggiunge l'altzza di 6 - 10 metri. Il suo fusto ha la corteccia grigio - rossastra, liscia sui rami giovani, più scura e squamosa sul legno vecchio.

Gli Icebergs

Iceberg è una parola mezzo inglese e mezzo germanica che significa montagna di ghiccio. La definizione è giustissima perchè molti icerbergs raggiungono proporzioni sbalorditive, e bisogna sempre tener presente che della loro mole solo una parte (da un decimo a tre decimi) emerge dalla acque, perchè il ghiaccio pesa un pò meno dell'acqua (un decimetro cubo pesa 920 grammi). Sono frequenti gli icebergs lunghi 200 - 300 metri, alti nella parte emrersa da 50 a 75 metri sul livello del mare e con un'altezza complessiva di 500 metri. Il peso di una di queste montagne di ghiaccio è di circa 25 milioni di tonnellate. Un iceberg è sempre uno spettacolo maestoso e pauroso insieme: un enorme mostro bianco e luminoso se brilla il sole, altrimenti una massa cupa e oscura, orlata dagli spruzzi bianchi delle ondate che lo battono senza sosta. In general gli icebergs dell'Atlantico settentrionale sono bianchi e opachi, chiazzate di grandi macchie verdi e blu nei punti in cui l'acqua, gelandosi ha imprigionato il plancton. Spessissimo vi sono zone ricoperte di terra, sassi, massi raccolrti dal ghiaccio originario nel suo scorrimento sul terreno. Via via che i ghiacci degli icebergs fondono, tutto il materiale che essi trasportano (e si tratta in totale di milioni di tonnellate) cade sul fondo. Si formano cosi, lungo le rotte prevalentemente seguite dagli icebrgs degli accumuli di materiale i quali, poco per volta, fanno diminuire, spesso in modo anche notevole, la profondità del mare.I famosi "Bianchi di Terranova" dove l'acqua ha solo 51 metri di profondità, sono stati formati proprio nel modo che abbiamo appena finito di descrivere.