Il bisogno di raccontare ha radici profonde ed è probabilmente presente da sempre nell'uomo. I bambini, dopo aver imparato a parlare, inventano e raccontano storie fantastiche di cui essi stessi sono i protagonisti e ne ascoltano altre indentificandosi con un personaggio, con un eroe. Questo li aiuta a crescere, a capire e riconoscere il mondo che li circonda.
Allo stesso tempo, fin dalle epoche più remote, e molto prima che nascesse la scrittura, gli esseri umani hanno istintivamente sentito il bisogno di immaginare e raccontare storie in cui potevano riconoscersi, dando un senso ai misteri della natura e del mondo che li circondava. Sono nati così i miti, racconti fantastici sull'origine dell'umanità e sui fenomeni naturali, che vnnero spiegati facendo ricorso a presenza magiche e divine. I poemi epici furono appunto i lunghi racconti dei miti e delle gesta di antichi eroi leggendari, che tramandarono le credenze di un popolo e costituirono la base della sua storia. Il racconto svolse così una funzione fondamentale nello sviluppo delle civiltà.
I poemi epici, prima tramandati oralmente e più tardi emessi per iscritto, erano in poesia e usavano il linguaggio verbale. Ma una storia può essere raccontata in molti modi diversi: oltre che attraverso la lingua, orale o scritta, può essere rappresentata in immagini per esempio in un ciclo di affreschi oppure attraverso la musica e la danza o la gestualità del mimo.
Un testo narrativo non è dunque solo un testo orale o scritto che usa il linguaggio verbale, ma può anche essere un disegno, un film, un balletto e altro ancora.
sabato 22 agosto 2009
Elementi costituivi e caratteristiche fondamentali
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